Crisi dei quotidiani cartacei: il 2025 segna un punto di svolta per l’editoria italiana, dove il declino delle copie cartacee dei quotidiani si fa sempre più evidente, mentre la lettura digitale cresce e ridefinisce le abitudini degli italiani. I dati più recenti confermano una tendenza ormai consolidata: la stampa tradizionale fatica a reggere il passo dell’innovazione tecnologica e delle nuove modalità di fruizione dell’informazione.

Secondo le ultime rilevazioni, nel 2025 le vendite giornaliere di quotidiani cartacei in Italia scenderanno per la prima volta sotto la soglia di 1 milione di copie al giorno, un crollo rispetto ai 6 milioni venduti quotidianamente nel 2000. Solo nell’ultimo anno, la flessione è stata di oltre il 9% rispetto al 2023, con una perdita ancora più marcata rispetto al 2020, quando si vendevano 1,84 milioni di copie al giorno. La crisi coinvolge sia le testate nazionali sia quelle locali, con una riduzione progressiva e costante delle vendite.

(fonte: https://mowmag.com/culture/quotidiani-cartacei-nel-2025-inizia-l-addio-vendite-dei-giornali-in-crisi-ecco-tutti-i-dati-e-le-prospettive-future-dell-editoria-con-l-incognita-della-transizione-al-digitale)

Se la carta perde terreno, il digitale avanza. Nel primo semestre 2025, la lettura di giornali e riviste online è cresciuta del 4,2% rispetto all’anno precedente, trainata soprattutto dai giovani adulti (18-44 anni) che preferiscono smartphone, tablet e computer per informarsi. Oggi oltre 31 milioni di italiani leggono almeno un quotidiano o periodico al mese, grazie anche alla facilità di accesso, all’aggiornamento in tempo reale e alla personalizzazione dei contenuti offerti dalle piattaforme digitali.

(fonte: https://www.tredegar.org/lettura-di-quotidiani-e-periodici-in-italia-nel-2025-dati-tendenze-e-opportunita-per-i-giornali-online/)

La carta stampata mantiene un ruolo tra i lettori più maturi, che apprezzano la ritualità della lettura su supporto fisico, mentre il digitale conquista nuovi spazi grazie a interattività, aggiornamenti costanti e multimedialità.

Per rispondere a queste trasformazioni, gli editori stanno investendo in tecnologie avanzate, automazione dei contenuti, analisi dei comportamenti di lettura e una presenza sempre più attiva sui social network. L’obiettivo è fidelizzare nuovi lettori, offrire esperienze personalizzate e sfruttare i nuovi formati come podcast, video brevi e newsletter tematiche.

La carta non è (ancora) morta, ma è sempre più marginale. Chi comunica oggi deve pensare in modo omnicanale, sfruttando le opportunità offerte da media dinamici, out of home e digital advertising.

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